Rassegna stampa: «Cucinare Bene», rubrica Sano&Salute
Dopo il periodo delle feste, potrebbero essere aumentati i livelli di questi grassi nel sangue. Scegliendo la giusta alimentazione e un regime da 1200 calorie al dì, si possono abbassare, perdendo anche circa 1/2 chilo alla settimana.
I trigliceridi sono una categoria di grassi, derivati soprattutto dall’alimentazione e solo in minima parte prodotti dall’organismo. Hanno dei compiti ben precisi: sono, infatti, in parte utilizzati per compiere varie funzioni vitali (come produrre energia e ormoni) e in parte immagazzinati nel tessuto adiposo (grasso) come riserva di energia. Una quota di trigliceridi (sopratutto quelli prodotti con il cibo) è presente nel sangue, sottoforma di lipoproteine (particelle composte, appunto, di grassi e proteine).
Se i valori sono giusti
I trigliceridi in sè quindi sono in realtà indispensabili. Diventano un problema quando superano determinati livelli nel sangue (rilevabili con un semplice prelievo). I valori considerati nella norma sono compresi tra 50 e 150 mg per un 1 dl di sangue; tra 150 e 199 mg/dl si comincia a parlare di ipertrigliceridemia lieve; tra 200 e 499 mg/dl i livelli sono considerati alti; oltre i 500 mg/dl la situazione è grave. Le conseguenze possono essere piuttosto serie: accumulo di grasso in varie parti del corpo, ma sopratutto incremento del rischio di disturbi all’apparato cardiocircolatorio, ipertensione, aumento del colesterolo totale e del colesterolo “cattivo” o riduzione di quello “buono”, danni al fegato e al pancreas organi deputati proprio alla trasformazione dei grassi.
L’articolo continua su: mensile «Cucinare Bene», n. Febbraio, pag. 93/94