A Molecular Neurobiological Approach to Understanding the Aetiology of Chronic Fatigue Syndrome (Myalgic Encephalomyelitis or Systemic Exertion Intolerance Disease) with Treatment Implications.

Jean Monro, Basant K. Puri.

Molecular Neurobiology. September 2018, Volume 55, Issue 9, pp 7377–7388|

È possibile un approccio neurobiologico molecolare alternativo ai classici approcci psico-terapeutici e in questa pubblicazione scientifica della dr.ssa Monro, con cui il gruppo di lavoro mio e del prof. Vittorio Calabrese collabora da tempo, si rimarcano le prove a dimostrazione di un’eziologia biologica per CFS / ME / SEID.

Prove anche deducibili da uno studio della storia della malattia e dalla seguente considerazione bio-neuro-chimica, volta a rimarcare il ruolo dei seguenti fattori nelle manifestazioni cliniche di queste patologie: ossido nitrico e perossinitrito, stress ossidativo e nitrosativo, barriera ematoencefalica e permeabilità intestinale, citochine e infezioni, metabolismo, cambiamenti cerebrali strutturali e chimici, cambiamenti neurofisiologici e mobilizzazione degli ioni calcio.

L’evidenza è anche dettagliata sulle possibili opzioni terapeutiche basate su terapie biologiche e biochimico-nutrizionali, tra cui: integrazione nutrizionale, ad esempio per down-regolare il ciclo di ossido nitrico e del perossinitrito, terapia antivirale, trattamento con anticorpi monoclonali.

L’articolo scientifico si conclude sottolineando come esista una forte evidenza di una eziologia neurobiologica molecolare, e quindi suggerisce come gli interventi terapeutici basati sulla biochimica clinica e nutrizionale (anche sulla base di molteplici necessità di intervento su altrettanto molteplici componenti biologiche che portano alla imprescindibile necessità di svariate molecole da introdursi in terapia) debbano costituire un punto di riferimento per la ricerca futura su CFS / ME / SEID.

Leggi la pubblicazione in lingua originale.