Il nostro organismo mette in atto diverse strategie per difendersi dalle neoplasie. Scopriamo insieme quali sono e come potenziarle!

1. Contrastare la formazione di agenti cancerogeni

Un primo aspetto coinvolge la cellula, che va incontro a una mutazione del suo DNA, da cui ha origine una cellula nuova, diversa, una neoplasia.

Fattori di varia origine e natura (biochimica, biofisica, tessutale, ecc) possono trasformare o attivare sostanze pro-cancerogene in carcinogeni veri e propri e interagire con una cellula, trasformandola.

Per fortuna, già in questa fase possiamo difenderci. Siamo infatti in grado, grazie alla nutrigenomica e quindi alle nostre scelte alimentari, di contrastare l’attivazione e la formazione di queste molecole nocive. Nei cibi che mangiamo o negli integratori che possiamo assumere esistono principi attivi in grado di proteggerci. Tra questi principi ci sono:

Sono tutti alimenti tipici e rappresentativi della dieta mediterranea, di cui trovate  più informazioni in questi articoli (parte I e parte II).

2. Riparare le mutazioni del DNA

Andiamo oltre. Questa cellula, una volta mutata, presenta caratteristiche particolari che la differenziano dalle altre e che l’organismo è in grado di riconoscere. L’organismo cerca quindi di riportare la cellula “sulla retta via”. Prova quindi a ripararla, attivando i cosiddetti meccanismi di DNA-repair.

Questi meccanismi di riparazione sono tanto importanti che un recente Nobel per la chimica è stato dato proprio ai loro scopritori!

3. Eliminare le cellule neoplastiche

Di fronte all’impossibilità di riparare la cellula mutata, ecco che l’organismo attiva altre armi di difesa, che portano alla soppressione, all’eliminazione della cellula neoplastica. Sono tutti  meccanismi che in ciascuno di noi funzionano in modo migliore o peggiore, ma che possiamo cercare di rinforzare con le nostre scelte alimentari.

Di particolare aiuto sono:

  • Il licopene apportato dai pomodori cotti;
  • I carotenoidi presenti in tanti vegetali colorati;
  • Le epigallocatechine-gallato contenute nel te verde;
  • La curcumina apportata dalla radice di curcuma;
  • I gingeroli di cui è ricco lo zenzero.

Ecco dove dieta mediterranea e tradizione ayurvedica e orientale si incontrano, consentendoci di esplorare i vari tipi di spezie e diventare i masterchef della nostra dieta, con la possibilità di renderla gustosa, bella alla vista e, al tempo stesso, estremamente salutare!

4. Salvaguardare la matrice extracellulare

E non è tutto. Le cellule sono immerse in una matrice che le sostiene. La matrice extracellulare è una sorta di spugna nelle cui maglie sono stipate le cellule.

La matrice non svolge solo una funzione strutturale di sostegno, conferendo agli organi forma e consistenza, ma consente un flusso incessante di molecole (nutrienti, mediatori chimici, farmaci e sostanze di rifiuto) tra il compartimento sanguigno e quello cellulare, facilitando la comunicazione fra le cellule. L’interazione tra le cellule e le componenti specifiche della matrice genera una serie complessa di segnali implicati nella regolazione della crescita, della differenziazione, dell’adesione (ovvero il legame con le altre cellule) e della motilità cellulare.

La nutrizione e la respirazione delle cellule sono quindi realizzate attraverso la matrice extracellulare.

Quando questa è alterata, a causa di un’errata alimentazione, di un’insufficiente ossigenazione, di processi infiammatori, glicanti, ossidativi o acidificanti, ecco che le cellule si ritrovano a soggiornare in un ambiente tossico e aggressivo. Tale ambiente può da un lato favorire l’attecchimento e la proliferazione delle cellule già mutate, e dall’altro indurre a sua volta la mutazione di una linea cellulare. Il cancro, dunque, non origina solo come mutazione di una cellula, ma  anche come patologia del tessuto.

5. Agire in maniera personalizzata

Le differenze genetiche influenzano anche questi processi: dalla capacità di riparare le cellule riconosciute come mutate alla possibilità di distruggerle, laddove i meccanismi di riparazione fallissero. Questi processi e questi meccanismi sono alla base di conseguenze cruciali per la nostra vita. Questo non solo per quanto riguarda il nostro aspetto esteriore, ma soprattutto la nostra salute!

Se il rischio vi è noto, potete fare qualcosa per prevenirlo. Conoscere le variazioni genetiche e il loro effetto sul vostro organismo può esservi molto utile per individuare le vostre predisposizioni individuali. In questo modo potete agire per mantenere e migliorare il vostro stato di benessere, mettendo in atto una sorta di medicina del wellness!

Anche in questo contesto è quindi possibile agire grazie a un’alimentazione a misura di DNA.