La glicazione proteica è la reazione mediante la quale il pane da bianco diventa tostato. Questo processo avviene anche nel vostro corpo, invecchiando e logorando l’organismo!

Nell’ultimo articolo, “Ruggine e antiruggine“, abbiamo visto un importante processo di invecchiamento della cute e dell’organismo. Vediamo ora un altro processo altrettanto dannoso: la glicazione!

La glicazione proteica consiste nel legame di alcuni zuccheri, intracellulari ed extracellulari, alle proteine. Questo legame genera delle molecole alterate e non funzionanti, definite glicotossine, o AGE (“Advanced Glycated End Product”). I prodotti di glicazione formano ponti anomali tra una molecola e l’altra, legandosi a specifici recettori. Tali legami portano ad un accumulo all’interno dei tessuti, con conseguente alterazione funzionale e distruzione dei tessuti stessi!

Questo legame tra zuccheri e proteine è un fattore biologico che condiziona l’invecchiamento delle cellule, dei tessuti e quindi dell’organismo. Non può quindi esistere longevità senza una riduzione di questo processo metabolico. La qualità e la durata della vita, infatti, sono fortemente influenzate dalla formazione e dall’accumulo di questi AGE, particolarmente abbondanti nei soggetti affetti da diabete mellito.

A livello cutaneo, l’accumulo di glicotossine aumenta lo spessore della pelle, rendendola dura e coriacea. Tale alterazione è dovuta a modifiche delle proteine del collagene, ma anche all’ispessimento delle pareti dei vasi sanguigni. A livello dell’occhio, poi, gli AGE possono determinare l’opacizzazione del cristallino, contribuendo all’insorgenza della cataratta!

A lungo andare la glicazione proteica determina processi patologici severi, tra cui:

  • Arteriosclerosi;
  • Patologie renali;
  • Patologie neurologiche.

Gli AGE, oltre ad accumularsi ed alterare le proteine, interagiscono con dei recettori specifici: i RAGE. L’interazione con questi recettori contribuisce in maniera importante agli effetti deleteri delle glicotossine, perché aumenta la produzione di radicali liberi e di molecole pro-infiammatorie. La letteratura medico-scientifica ha mostrato come variazioni genetiche a carico del gene codificante per RAGE possano amplificare il processo di glicazione, rendendolo ancora più dannoso!

In questo momento nel vostro corpo si stanno sicuramente formando dei prodotti di glicazione, che si accumuleranno e rimarranno nell’organismo per decenni. Questo processo non può essere del tutto evitato, ma può essere limitato, tenuto sotto controllo. Accorgimenti per ridurre la produzione di glicotossine, che vedremo nello specifico nel prossimo articolo, sono particolarmente necessari in soggetti con determinati profili genetici, per cui specifici test del DNA sono essenziali. Un biotipo sfavorevole, che aumenti la suscettibilità genetica nei confronti della glicazione, rende ancora più importante seguire una dieta anti-glicante, e uno stile di vita idoneo!