Ogni dieta è diversa dall’altra, personalizzata in base al proprio DNA. Tuttavia, esistono degli strumenti e delle conoscenze alla base di qualsiasi percorso dietoterapico.
Cominciamo dalle porzioni: il consiglio è in genere di pesare o dosare inizialmente ogni pietanza. Con il tempo imparerete a farlo a occhio. Potete anche orientarvi con il peso riportato sulle confezioni acquistate, ricordando che si intende sempre al netto dello scarto, cioè a crudo. Indicativamente un’arancia da 220 g intera al netto dello scarto pesa 180 g, una banana da 200 g pesa 130 g, e così via.
Ci sono semplici strumenti per dosare indirettamente alcuni alimenti:
- 1 cucchiaino di miele = 7 g;
- 1 cucchiaino di olio = 5 g;
- 1 cucchiaio colmo di olio = 14 g;
- 1 cucchiaino raso di marmellata = 5 g;
- 1 cucchiaino raso di farina = 4 g;
- 1 cucchiaino raso di burro = 5 g;
- 1 cucchiaio colmo di burro = 15 g;
- 1 cucchiaio colmo di pastina = 14 g;
- 1 cucchiaio colmo di cereali secchi (mais/corn-flakes) = 14 g;
- 1 cucchiaio colmo di riso = 18 g;
- 1 cucchiaio di formaggio grattugiato = 15 g;
- 1 tazza di caffelatte = 250 g;
- 1 piatto fondo di pasta o riso raso nel bordo interno = 60 g, colmo nel bordo interno = 80 g, colmo nel bordo esterno = 120 g;
- 1 fetta biscottata = 8-10 g;
- 1 biscotto = 6-8 g;
- 1 grissino = 5 g;
- 1 panino (rosetta) = 50 g;
- 1 cracker = 5 g;
- 1 fetta di pancarrè = 20 g;
- 1 vasetto di yogurt = 125 g.
Tuttavia, il peso degli alimenti può modificarsi con i processi di cottura. Vediamo alcuni degli esempi più comuni:
- Cereali: 100 g a crudo di pasta o riso, una volta cotti corrispondono rispettivamente a 220 e 250 g;
- Legumi: 100 g a crudo di ceci, lenticchie o fagioli secchi corrispondono rispettivamente a 300, 250 e 250 g. Al contrario, 100 g di piselli freschi corrispondono a 80 g cotti;
- Carni: 100 g di carni magre di bovino/vitello/maiale corrispondono a 65-70 g dopo la cottura. Invece, 100 g di petto di pollo o di tacchino equivalgono rispettivamente a 90 e 95 g;
- Pesci: 100 g dei prodotti ittici più comuni (branzino, orata, merluzzo e sogliola) corrispondono a 65 g di pesce cotto.
La dieta non si compone solo di dosi e numeri, ma anche di estro e fantasia! Oltre ad arricchire i vostri piatti con spezie e condimenti, che in molti casi sono benefici, variatene i metodi di cottura. Eccone diversi tipi:
- Carne/pesce: al forno, alla griglia, bolliti, al cartoccio;
- Uova: alla coque, in camicia sode, strapazzate, all’occhio di bue;
- Verdure: al forno, alla griglia, bollite, al vapore;
- Frutta: bollita, al forno.
Come detto, potete rendere i vostri piatti più appetibili anche utilizzando gli aromi da cucina. Spaziate da quelli più tipicamente italiani (prezzemolo, basilico, rosmarino e salvia) a quelli orientali (zenzero, curcuma)! Per cucinare, inoltre, usate piccole dosi di aceto, limone, vino, sale e latte.
Raccomandato, infine, il consumo di acqua ai pasti!
Tenete sempre presente che il miglior farmaco da abbinare ala vostra dieta è la volontà, accompagnata da grinta e costanza! I risultati di una sana e corretta alimentazione non si vedono immediatamente, ma iniziano nel vostro organismo sin dal primo pasto.
Cercate quindi di considerare la dieta non come un sacrificio, bensì come uno strumento per vivere meglio e stare meglio con voi stessi, recuperando benessere e salute!