La neuropatia delle piccole fibre o NPF è una polineuropatia periferica che coinvolge le piccole fibre A δ mielinizzate e delle fibre C non mielinizzate [2, 3]. L’incidenza e la prevalenza sono stimate a seconda delle fonti in un numero compreso fra 12/100.000 e 53/100.000 e si prevede che tali numeri aumenteranno con la crescente identificazione dei soggetti affetti da NPF in tutto il mondo [2, 4].

Ad oggi non si conosce il meccanismo molecolare alla base di questa patologia, ma si pensa che la perdita assonale distale o forse una marcata degenerazione neuronale siano i principali indiziati [2].

La polineuropatia diabetica è un’importante complicanza della polineuropatia diabetica e le sue notevoli conseguenze di ulcerazione del piede, disfunzione autonomica e dolore neuropatico sono associate a significativa morbilità e mortalità [5]. Ciononostante, questa condizione ha anche altre comorbilità fra cui: sindrome di Sjögren, ipotiroidismo, dislipidemie, carenze nutrizionali, celiachia, Parkinson, epatite C, HIV, Herpes Zoster, abuso di alcolici e insufficienza epatica e renale, fibromialgia e sindrome da fatica cronica [2, 5, 6].

La diagnosi di neuropatia delle piccole fibre viene generalmente eseguita mediante la combinazione di segni clinici di disfunzione delle piccole fibre e valutazione della densità intraepidermica delle fibre nervose, principalmente mediante biopsia, la quale rimane l’unico modo ad oggi per poter effettuare diagnosi certa di questa condizione [2, 5, 6]. Ciononostante, per impostare una terapia mirata e personalizzata per ogni paziente, è importante approfondire le cause scatenanti e spesso risulta utile, al fianco delle valutazioni cliniche, strumentali ed ematochimiche, effettuare alcuni test genetici per valutare la sensibilità costituzione all’infiammazione associata a molte comorbilità, oltre che alcuni test che di per sé sono associati all’insorgenza della malattia [2, 56].

Le terapie possono essere farmacologiche o non farmacologiche e dipendono strettamente dall’anamnesi clinica e nello specifico dalle cause scatenanti della patologia. Ciononostante, è chiaro che in tutti i pazienti, porre attenzione allo stile di vita, in primis all’alimentazione (con particolare attenzione alle carenze nutrizionali e all’apporto di alcuni specifici composti come acido nervonico, astaxantina, acido alfa-lipoico, palmitoiletanolamide, vitamine del gruppo B e L-acetilcarnitina, oltre che all’attività fisica) sia effettivamente uno dei primi goals terapeutici.

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BIBLIOGRAFIA

  1. Galimberti D et al. Nutrigenomica e Epigenetica: dalla biologia alla clinica, 2017 Edra Ed.
  2. Raasing LRM, Vogels OJM, Veltkamp M, van Swol CFP, Grutters JC. Current View of Diagnosing Small Fiber Neuropathy. J Neuromuscul Dis. 2021;8(2):185-207. doi: 10.3233/JND-200490. PMID: 33337383; PMCID: PMC8075405.
  3. Hovaguimian A, Gibbons CH. Diagnosis and Treatment of Pain in Small-Fiber Neuropathy. Vol 15.; 2011. doi: 10.1007/s11916-011-0181-7 
  4. Peters MJH, Bakkers M, Merkies ISJ, Hoeijmakers JGJ, Van Raak EPM, Faber CG. Incidence and Prevalence of Small-Fiber Neuropathy: A Survey in the Netherlands.Vol 81.; 2013. doi: 10.1212/WNL.0b013e3182a8236e 
  5. Sharma S, Vas P, Rayman G. Small Fiber Neuropathy in Diabetes Polyneuropathy: Is It Time to Change? J Diabetes Sci Technol. 2022 Mar;16(2):321-331. doi: 10.1177/1932296821996434. Epub 2021 Apr 12. PMID: 33840265; PMCID: PMC8861803.
  6. Zeidman LA. Advances in the Management of Small Fiber Neuropathy. Neurol Clin. 2021 Feb;39(1):113-131. doi: 10.1016/j.ncl.2020.09.006. Epub 2020 Nov 7. PMID: 33223078.