La malattia di Lyme (nota anche come borreliosi di Lyme) è una zoonosi sistemica trasmessa da artropodi causata da Borrelia spirochaetes, la cui incidenza è recentemente aumentata con la diffusione geografica delle zecche infette.
È noto che i batteri possono invadere la pelle (causando un eritema migrante), il sistema muscolo-scheletrico (dando origine all’artrite di Lyme), il sistema cardiovascolare (causando cardite di Lyme) e il sistema nervoso (neuroborreliosi di Lyme). Inoltre, l’infezione è stata associata a delle sintomatologie neuropsichiatriche, come meningite, neuropatia cranica e radicoloneurite [2]. È noto che in alcuni casi di meningite asettica i pazienti possono sviluppare iperosmia [3]. Infatti da un recente studio pubblicato esistono delle prime evidenze di una associazione fra iperosmia è la malattia di Lyme.
Tale studio si è avvalso di un questionario riguardante la sensibilità sensoriale anormale rispetto all’olfatto che è stato somministrato a 16 pazienti con malattia di Lyme sierologicamente positivi e a 18 soggetti di controllo. Dall’analisi dei risultati dello studio si evince che otto (50%) dei pazienti di Lyme e nessuno (0%) dei controlli soffriva di iperosmia (p = 0.0007). DI conseguenza, questa evidenza preliminare, suggerisce, sia per la presenza del sintomo nei casi ma soprattutto nell’assenza del sintomo nei controlli, che l’iperosmia possa essere un sintomo nella malattia di Lyme.
BIBLIOGRAFIA
- Galimberti D et al. Nutrigenomica e Epigenetica: dalla biologia alla clinica, 2017 Edra Ed
- Biesiada G, Czepiel J, Lesniak MR, Garlicki A, Mach T. Lyme disease: review. Arch Med Sci 2012;8:978-982
- Ropper AH, Brown RH: Adam and Victor’s Principles of Neurology. 8th ed. New York, McGraw-Hill; 2005:198
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