Scopriamo insieme quali sono la biodisponibilità e gli effettivi benefici terapeutici dell’integrazione con glutatione!
Stress ossidativo
Come spiegato in questo articolo, lo stress ossidativo è uno squilibrio biochimico del corpo umano, in cui i radicali liberi prendono il sopravvento.
Ci si può difendere da questa condizione aumentando l’apporto degli antiossidanti e favorendone l’assimilazione tramite corrette scelte nutrizionali.
In farmacia trovate moltissimi prodotti che vantano proprietà antiossidanti, tra questi i prodotti contenenti glutatione.
Il glutatione
Il glutatione, o GSH, è un tripeptide, costituito quindi da tre aminoacidi: cisteina e glicina e glutammato.
Ha un’azione antiossidante in quanto è in grado neutralizzare i radicali liberi grazie al suo atomo di idrogeno. Una volta che ha svolto questa azione, viene poi rigenerato e recupera il potere antiossidante per azione dell’enzima glutatione reduttasi.
Proprio per la possibile rigenerazione continua, il glutatione rappresenta il più potente antiossidante tra quelli prodotti nel corpo umano!
È rilevante la sua azione contro radicali liberi e molecole come perossido di idrogeno, nitriti, nitrati, benzoati e altre. Inoltre, ha un’azione disintossicante, pro-immunitaria, protettiva nei riguardi del SNC.
Presente nell’organismo in forma ubiquitaria, il glutatione è particolarmente concentrato a livello epatico. Qui protegge gli epatociti da molecole particolarmente tossiche, come gli xenobiotici.
Una molecola importante per il suo funzionamento è il NADPH. Tale molecola è un derivato della vitamina PP (acido nicotinico) e funziona da cofattore dell’enzima glutatione reduttasi, visto prima. Questo enzima, infatti, rigenera il glutatione grazie agli elettroni ceduti dal NADPH, che vengono trasferiti sul glutatione ossidato rigenerando glutatione ridotto.
Nelle cellule in buono stato di salute il rapporto tra glutatione ridotto e glutatione ossidato si mantiene intorno a 9:1; una sua diminuzione è considerata indice di stress ossidativo.
Integratori
Nonostante le evidenze cliniche incoraggianti, esistono oggi diversi dubbi, soprattutto di natura farmacocinetica, relativi alla reale utilità dell’integrazione con glutatione. Ci sono, cioè, dubbi relativi alla modalità di somministrazione di questa molecola, e sul fatto che raggiunga effettivamente dei livelli sufficienti nel corpo.
Recentemente la letteratura scientifica ha però evidenziato come formulazioni di glutatione ridotto (L-glutatione) da assumere per via sub-linguale permettano di ottenere dei livelli terapeuticamente efficaci di glutatione. Per questo motivo l’associazione A.M.I.A. ha dato il suo endorsment al prodotto distribuito in Italia da Racer e clinicamente testato come biodisponibilità nei laboratori Kiowa Hakko.
Oggi, quindi, l’integrazione con glutatione è sempre più reale ed efficace, rappresentando un valido alleato in chiave anti-aging e detossificante!
Per approfondire è possibile acquistare il mio libro “La Dieta del DNA”.