I funghi sono considerati alimenti funzionali e fonte di composti nutraceutici in grado di esercitare effetti benefici. Fra i cosiddetti funghi medicinali vi è sicuramente il protagonista di questo articolo: Hericium erinaceus, noto anche come fungo criniera di leone o fungo riccio, un fungo commestibile, che ha una lunga storia di utilizzo nella medicina tradizionale cinese.
Questo cibo funzionale è ricco di composti funzionali, come i β-glucani, che rendono questo alimento in grado di esercitare attività antitumorali, immunomodulanti, ipolipemizzanti, antiossidanti e neuroprotettive [2]. Ancora, evidenze recenti dimostrano come H. erinaceus ha delle proprietà antimicrobiche, antiipertensive, antidiabetiche e cicatrizzanti [2].
La maggior parte degli effetti sopra citati può essere molto utile nel management delle condizioni di dislipidemia, ovviamente in modo strettamente dipendente dal quadro fisiopatologico e dal soggetto. In questo articolo, approfondiamo gli effetti di questo fungo nel controllo del profilo lipidemico e analizziamo le prove scientifiche ad oggi pubblicate sulle riviste di settore.
EFFETTI SU SINDROMI METABOLICHE E EVENTI CARDIOVASCOLARI
L’attività antiossidante di H. erinaceus è stata associata ai suoi benefici nel trattamento di diverse condizioni fisiopatologiche. Ad esempio, e stata osservata una riduzione del dolore neuropatico diabetico in alcuni modelli murini, oltre che un aumento significativo dello stato antiossidante totale, solo nei gruppi trattato, suggerendo che i funghi potrebbe alleviare il dolore neuropatico diabetico negli esseri umani [2].
I risultati di uno studio correlato sulle attività antidiabetiche e antiossidanti in vitro di otto specie di funghi medicinali sembrano supportare l’apparente relazione tra effetti antiossidanti e riduzione della sintomatologia nei casi di diabete [2, 3, 4]. È stato infatti anche dimostrato che la somministrazione di H. erinaceus (100 e 200 mg/kg di peso corporeo) a ratti diabetici per 28 giorni ha determinato una significativa diminuzione della glicemia e un significativo aumento nel livello di insulina e nei profili lipidici sierici attenuati (disturbi) rispetto ai ratti di controllo [2, 5]. Questi risultati sono stati accompagnati da un aumento delle attività di alcuni importanti enzimi antiossidanti, come la catalasi (CAT), la superossido dismutasi (SOD), la glutatione perossidasi (GSH-Px); oltre che un aumento dei livelli di GSH (glutatione) e una riduzione dei livelli di malondialdeide (MDA) nel fegato, suggerendo che il meccanismo degli effetti benefici per la salute possa essere proprio l’inibizione dello stress ossidativo in soggetti affetti da distress ossidativo [2].
Han e collaboratori hanno valutato l’effetto della pre-somministrazione di un polisaccaride ottenuto da H. erinaceus, in modelli murini di ischemia , alla dose di 300 mg/kg per 15 giorni. I risultati mostrano che i topi trattati hanno avuto un calo significativo dei livelli di azoto ureico nel sangue e creatinina sierica e un aumento dei livelli di clearance della creatinina rispetto a un gruppo di controllo, tutti parametri associati ad una riduzione del rischio cardiovascolare e ischemico. Ulteriori studi con biomarcatori associati (glutatione, malondialdeide, enzimi antiossidanti) hanno mostrato che il pretrattamento con questi polisaccaridi ottenuti da Hericium, riduceva significativamente il livello di perossidazione lipidica e aumentava le attività enzimatiche antiossidanti rispetto ai gruppi di controllo, suggerendo che questi composti possono prevenire il danno ossidativo a livello renale, avendo quindi un potenziale effetto preventivo nei casi di insufficienza renale acuta [2, 6].
E’ stato visto in alcuni studi scientifici che H. erinaceus ha effetti epatoprotettivi, probabilmente correlati ai suoi effetti antiossidanti. Ad esempio, uno studio di Zhang e collaboratori sugli effetti antiossidanti ed epatoprotettivi di alcuni polisaccaridi intracellulari di H. erinaceus, ha mostrato che tali composti avevano una forte attività antiossidante in vitro ed esercitavano un notevole effetto protettivo in alcuni modelli murini di danno epatico [2, 7].
Alcuni modelli murini trattati con un estratto di micelio di Hericium di di 200 mg/kg di peso corporeo, mostravano una notevole riduzione della colesterolemia totale (32,9%), delle lipoproteine a bassa densità LDL (45,4%) e dei trigliceridi (34,3%), oltre che una riduzione significativa dell’indice di aterogenicità (58,7%) e un aumento delle lipoproteine ad alta densità plasmatiche (HDL) (31,1%) rispetto ai gruppi di controllo [8]. Oltre a questo studio che mostra degli importanti effetti ipolipidemici di questi estratti, Rahman e collaboratori hanno studiato l’effetto di inibizione in vitro dell’ossidazione delle LDL, ottenuta da frazioni di H. erinaceus estratte con diversi solventi. oltre che l’effetto inibente l’enzima 3-idrossi-3-metilglutaril coenzima A (HMG Co-A) reduttasi, forse il principale enzima coinvolto nella sintesi endogena del colesterolo il cui controllo dei livelli di espressione è alla base del management delle condizioni di ipercolesterolemia (ovvero colesterolo alto nel sangue) [9]. Delle estratti analizzati, quello ottenuto mediante estrazione con esano ha mostrato la più alta inibizione dell’ossidazione e ha fortemente inibito l’attività dell’enzima fino al 59,9% a 10 mg/mL. L’analisi GC-MS ha rivelato che questa frazione conteneva ergosterolo e acidi linoleico (9,12-ottadecadienoico e ottadecanoico), suggerendo che questi componenti e forse anche alcuni polisaccaridi, potrebbero essere responsabili delle proprietà antiossidanti osservate. Di conseguenza, gli autori concludevano che questi nutraceutici potrebbe aiutare a prevenire la patogenesi dell’aterosclerosi indotta dallo stress ossidativo. Ancora, Mori e collaboratori, hanno valutato l’effetto antiaggregante del composto hericenone B isolato da H. erinaceus , su alcune cellule di coniglio e umane [10]. I risultati mostrano che l’hericenone B ha mostrato una forte attività di aggregazione antipiastrinica attraverso un meccanismo che blocca direttamente l’aggregazione piastrinica, suggerendo che questi composti possono essere potenzialmente molto utili nel caso di terapie antiaggreganti e nella prevenzione di ictus e altri eventi cardiovascolari [2].
Uno studio in vitro condotto da Abdullah e collaboratori dell’inibizione della perossidazione lipidica di alcuni tuorli d’uovo e dei potenziali effetti inibitori dell’enzima ACE, ha mostrato come anche Hericium possa inibire questo enzima e ridurre la perossidazione lipidica, così come anche altri funghi analizzati. In particolare, sembra esserci una buona correlazione tra il contenuto fenolico totale delle 10 varietà di funghi e le loro capacità antiossidanti, di conseguenza sembra che questi composti siano importanti nel “sostenere” gli effetti antiossidanti e antipertensivi di questi nutraceutici [2].
CONCLUSIONI FINALI
In sintesi, le evidenze raccolte indicano che H. erinaceus può essere un ottimo nutraceutico, anche se le evidenze pubblicate non sono ancora tante e tali da giustificarne un uso generalizzato per interi gruppi di popolazione. Ciononostante, è possibile che alcuni soggetti possano trarre beneficio da un consumo di estratti di questo fungo. A tal proposito, si ricorda sempre che questi trattamenti devono essere consigliati solo da professionisti del settore e che tutti i trattamenti nutraceutici, per essere ottimali, devono sempre essere associati ad uno stile di vita sano ed equilibrato, che si basa su una dieta ottimale e personalizzata per ogni soggetto. Inoltre, come tutti i funghi, è sicuramente un ottimo alleato per la nostra salute cardiovascolare e per chi volesse, un suo consumo regolare può esercitare un effetto benefico in termini di prevenzione cardiovascolare.
BIBLIOGRAFIA
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- Friedman M. Chemistry, Nutrition, and Health-Promoting Properties of Hericium erinaceus (Lion’s Mane) Mushroom Fruiting Bodies and Mycelia and Their Bioactive Compounds. J Agric Food Chem. 2015 Aug 19;63(32):7108-23. doi: 10.1021/acs.jafc.5b02914. Epub 2015 Aug 5. PMID: 26244378.
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- Rahman, M. A.; Abdullah, N.; Aminudin, N. Inhibitory effect on in vitro LDL oxidation and HMG Co-A reductase activity of the liquid-liquid partitioned fractions of Hericium erinaceus (Bull.) Persoon (Lion’s Mane mushroom). BioMed Res. Int. 2014, 2014, 828149.
- Mori, K.; Kikuchi, H.; Obara, Y.; Iwashita, M.; Azumi, Y.; Kinugasa, S.; Inatomi, S.; Oshima, Y.; Nakahata, N. Inhibitory effect of hericenone B from Hericium erinaceus on collagen-induced platelet aggregation. Phytomedicine 2010, 17, 1082−1085.