L’osteoporosi è una malattia cronica derivante da una netta e forte diminuzione della densità minerale ossea (BMD, dall’inglese Bone Mineral Density) che può causare alterazioni della struttura ossea e riduzione della resistenza al carico meccanico. Tutto ciò si traduce in un aumentato rischio di fratture, le quali sono molto rischiose, soprattutto nella popolazione anziana.

In Italia, secondo l’ultima indagine ISTAT, dichiara di avere questa malattia solo il 4,7% della popolazione totale e il 17,5% delle persone con oltre sessantacinque anni; risultati compatibili con il più recente studio epidemiologico multicentrico nazionale, ESOPO, secondo cui il 23% delle donne di oltre 40 anni e il 14% degli uomini con più di 60 anni ha l’osteoporosi [2].

La diagnosi di tale condizione si effettua mediante valutazione mediante DEXA (dual-energy x-ray absorptiometry) della densità minerale ossea, effettuata a livello delle vertebre L1-L4 e del collo del femore sx. Questa tecnica permette di valutare se il soggetto è sano, osteoporotico o affetto da a osteopenia, una condizione in cui la densità ossea è diminuita, ma non in modo così grave come nell’osteoporosi. I soggetti osteopenici però presentano comunque un maggior rischio di fratture.

La densità minerale ossea cambia nei diversi momenti della vita: aumenta durante l’infanzia, l’adolescenza e nei maschi anche nella prima età adulta, e tende a diminuire con l’avanzare dell’età, con effetti importanti superati i 50 anni ed in particolare nelle donne dopo la menopausa (a causa della perdita dell’effetto protettivo sulla DMB degli estrogeni). Per questo motivo, spesso si consiglia ai soggetti a rischio ( ad esempio le donne in menopausa) di effettuare degli esami di screening per valutare l’eventuale calo di mineralizzazione ossea.

La BMD è fortemente influenzata dal nostro stile di vita: infatti per prevenire e/o trattare l’osteoporosi, e più in generale per mantenere le nostre ossa in salute, è necessario:

  • Mantieni uno stile di vita attivo
  • Segui una dieta varia ed equilibrata per prevenire sovrappeso e obesità
  • Assumi adeguate quantità di alcuni specifici nutrienti, come il calcio, il sodio, la vitamina D e le proteine
  • Non fumare ed evitare un eccessivo consumo di alcol [4].

DIETA E OSTEOPOROSI

Nei soggetti affetti da osteoporosi è sempre consigliata una integrazione con vitamina D, come riportato nella nota 96 AIFA [3, 4], ma possiamo fare di più e aiutare questa integrazione seguendo una dieta adatta, basata su alcuni punti cardine. A tal proposito, gli obbiettivi dietetici fondamentali per tutti i soggetti affetti da osteoporosi e osteopenia sono principalmente i seguenti:

Garantire un adeguato apporto alimentare di calcio, vitamina D e proteine, oltre a svolgere regolarmente esercizio fisico e abbandonare abitudini dannose, come l’assunzione di alcol e il fumo.  In particolare, per avere un’idea dei valori, la guida europea per la diagnosi e la gestione dell’osteoporosi nelle donne in postmenopausa raccomanda un’assunzione giornaliera di almeno 1000 mg/giorno di calcio, 800 UI/giorno di vitamina D per mantenere i livelli sierici di 25-idrossivitamina D >50 nmol/L e 1 g/ kg di peso corporeo di proteine ​​per tutte le donne di età superiore ai 50 anni per la prevenzione del deterioramento della salute muscoloscheletrico legato all’età [4, 5].

MA ATTENZIONE: spesso si pensa che sia sufficiente focalizzarsi unicamente su questi fattori, ma non è così! Il raggiungimento di questi obbiettivi da i massimi risultati sono nel contesto di una dieta generalmente sana ed equilibrata ed inoltre, occorre fare attenzione anche ad altri minerali e nutrienti.

E’ una dieta generalmente sana e bilanciata e che fa particolare attenzione ad assicurare un costante ed adeguato intake di questi in primis e altri specifici nutrienti in secundis, la strategia vincente che può aiutare a diminuire la perdita di massa minerale ossea [3, 4].

Un atteggiamento riduzionista può essere contro producente: ad esempio, si potrebbe pensare che sia l’ideale consumare spesso formaggi stagionati come il parmigiano o il pecorino, poichè questi alimenti sono molto ricchi in calcio, un minerale importante per la salute delle ossa. Purtroppo però questi prodotti sono anche molto calorici e ricchi in sodio, un oligoelemento che se in eccesso, come spesso accade nella popolazione generale, può indurre un forte stimolo decalcificante sulle ossa.

Ricordatevi sempre della centralità di un approccio olistico: la dieta non può essere ridotta a dei semplici consigli aneddotici ed invece va impostato un piano si semplice ma che tiene in considerazione di tutte le variabili necessarie per vivere bene ed in salute.

Per questo motivo considerate questo articolo come il primo di una serie dedicata a questo tema, per capire bene quali obbiettivi nutrizionali e quali alimenti sono importanti per la salute delle ossa, ma soprattutto in che modo implementare questi consigli.

BIBLIOGRAFIA

  1. Galimberti D et al. Nutrigenomica e Epigenetica: dalla biologia alla clinica, 2017 Edra Ed.
  2. Osteoporosi ministero della salute italiano
  3. NOTA 96 AIFA 
  4. Muñoz-Garach A, García-Fontana B, Muñoz-Torres M. Nutrients and Dietary Patterns Related to Osteoporosis. Nutrients. 2020;12(7):1986. Published 2020 Jul 3. doi:10.3390/nu12071986
  5. Kanis J.A., Cooper C., Rizzoli R., Reginster J.-Y. European guidance for the diagnosis and management of osteoporosis in postmenopausal women. Osteoporos Int. 2019;30:3–44. doi: 10.1007/s00198-018-4704-5.