Terzo e ultimo articolo della rubrica sui luoghi comuni da sfatare (o da confermare) riguardo a dieta, cibo e invecchiamento!

  1. La dieta anti-colesterolo è inutile se si è geneticamente predisposti a produrne tanto.

FALSO

Certo, la produzione di colesterolo è geneticamente programmata da individuo a individuo, ma la sua quantità globale dipende dalla presenza di insulina e di trigliceridi nelle ore notturne. Mangiare molto cibo a cena fa aumentare la produzione di colesterolo, la sua presenza nel sangue e in tutto l’organismo. Il colesterolo “vien di notte” perché il corpo umano lo produce verso le ore 2 di ogni notte. Più è alta la glicemia post-prandiale, dopo un’abbondante cena, più insulina viene secreta dal pancreas e più è alta la stimolazione a produrre colesterolo nel fegato. Guarda caso, le statine (farmaci per ridurre il colesterolo) vengono assunte proprio dopo cena, perché vanno a bloccare il colesterolo nel fegato durante la notte.

  1. Il testosterone è un ormone che nella donna incrementa il desiderio sessuale.

VERO

ll testosterone è prodotto dai testicoli nell’uomo e dalle ovaie nelle donne, e in minima parte, dalla corteccia surrenale di entrambi. Si tratta di un ormone che serve ad incrementare il desiderio, anche se nelle donne generalmente il tasso di testosterone è presente in misura minore rispetto agli uomini.

  1. Seguire una dieta senza glutine aiuta a dimagrire.

FALSO

I cibi aglutinati presentano quasi sempre un elevato indice glicemico, che porta a una più irregolare e facile assimilazione dei carboidrati, nonché ad oscillazioni improprie dei livelli insulinemici. Ha senso non assumere glutine solo in caso di malattia celiaca, per cui anche in caso di “gluten sensibility” (sensibilità al glutine o intolleranza al glutine) è sufficiente una sua riduzione. Quindi, una dieta con cibi aglutinati non aiuta mai a perdere peso.

  1. Il sesso può contribuire a ridurre lo stress.

VERO

Oltre ai benefici fisici, alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che fare sesso rilassa la tensione nervosa e aumenta la positività. Inoltre, contribuisce ad abbassare la pressione sanguigna.

  1. Per perdere peso è meglio il riso della pasta.

FALSO
Il riso, soprattutto quello brillato, ha uno tra i più alti valori di indice glicemico, pertanto in un soggetto con problemi di glicemia o con una predisposizione genetica verso condizioni di insulino-resistenza, diventa decisamente più sfavorevole rispetto alla pasta alimentare. In queste condizioni, quindi, è sempre meglio l’impiego di alimenti di fonte integrale mono-farina.

  1. Una mela al giorno può incrementare la vita sessuale.

VERO

Secondo uno studio pubblicato in “Archives of gynecology and obstetrics”, le donne che mangiano questo frutto una volta al giorno avevano anche una vita sessuale più intensa e di maggiore qualità.

  1. Se si mangia di meno si dimagrisce, sempre.

FALSO

Quando il metabolismo è rallentato, come spesso capita in diete prolungate o a yo-yo, l’organismo esaspera i suoi processi di assimilazione. Un organismo che segue una dieta drasticamente ipocalorica finisce col pescare energia dai propri muscoli. In questo modo si riducono i “forni metabolici” e si ostacola il calo di peso. Se non lo si nutre in modo molecolare, quindi, l’organismo “mangerà” i suoi muscoli.

  1. Farsi prendere dai sensi di colpa dopo gli sgarri dietetici comporta un più facile aumento di peso.

VERO

Tornare ad apprezzarsi, vivere con ironia e autocritica positiva i propri errori nutrizionali, in parole povere “volersi bene”, porta a recuperare gioia e entusiasmo. In questo modo si aumenta il piacere, e questo ha un effetto “miracoloso”: riduce i livelli degli ormoni che stimolano l’appetito!

  1. Mangiare ciò che piace ingrassa, sempre.

FALSO

Il piacere stimola il metabolismo, andando a incrementare la produzione di endorfine. Queste ultime favoriscono la sintesi di serotonina da parte del cervello. Tale molecola, oltre a incidere positivamente sul buonumore, riduce l’appetito e stimola la ghiandola tiroidea a produrre i suoi ormoni brucia grassi”.

  1. Il fegato è il regista del nostro benessere.

VERO

Il fegato opera molteplici reazioni biochimiche, tra cui numerose in senso detossificante. Regola i carboidrati, i grassi, le proteine, i minerali e le vitamine. Metabolizza tanti xenobiotici che introduciamo quotidianamente. Ottimizzarne la funzionalità giova alla salute e al peso corporeo. Per dimagrire occorre “scaricare” il fegato dall’accumulo di grasso presente nelle sue cellule. Il 70% del sangue che arriva al fegato proviene dall’intestino, e quindi un’alimentazione eccessivamente ricca di farine bianche, per cui carboidrati di elevato indice glicemico, porta negli epatociti di una dose eccessiva di zuccheri, che si trasformano in glicogeno e in acidi grassi saturi. Questo processo favorisce la steatosi epatica, cioè il cosiddetto “fegato grasso” dell’uomo. In condizioni di steatosi epatica non si riesce a modulare efficacemente l’insulina, che resta elevata e ostacola il dimagrimento.